I Calanchi del Cannizzola si trovano nell’entroterra siciliano, precisamente nel territorio di Centuripe, proprio sul confine che separa le province di Enna e Catania. È un luogo isolato e arido le cui particolari caratteristiche geomorfologiche lo rendono uno scenario molto suggestivo.
La parola italiana “Calanchi” indica una collina, o una serie di colline, prive di vegetazione o quasi. Indubbiamente, questo fenomeno geomorfologico conferisce a questi luoghi un aspetto molto particolare e affascinante, il tutto è ampliato dal paesaggio circostante.
Brevi informazioni circa I Calanchi del Cannizzola
Il nome di queste colline desolate deriva dal torrente Cannizzola, affluente del fiume Simeto, il più importante della Sicilia e che nasce nel territorio di Bronte, attraversa la piana di Catania e sfocia nel Mar Ionio.
Così, in molte occasioni queste colline desolate sono chiamate Calanchi del Torrente Cannizzola. Per gli abitanti della zona è comune chiamare questa zona semplicemente “i Lavanghi”, che in siciliano significa “Calanchi”.
Come si formano i Calanchi?
I Calanchi sono un fenomeno geomorfologico che riguarda le zone collinari che subiscono l’effetto erosivo del vento e della pioggia. Per diventare calanchi, queste colline devono trovarsi in ambienti secchi e aridi, oltre ad essere formate per lo più da lutite, un tipo di roccia sedimentaria costituita da materiale a grana fine e, soprattutto, argilloso.
Ebbene, l’effetto del vento che soffia sulle colline impedisce la crescita di piante, arbusti e alberi. Sono pochi i punti delle colline, come le zone più in alto o più in basso ed alcuni avvallamenti, che presentano vegetazione. Stessa cosa avviene ai piedi delle colline dove di solito il vento non soffia.
Essendo le colline prive di vegetazione, quando piove, l’acqua cade dalla sommità della collina e, mentre si fa strada attraverso il terreno argilloso, ne ammorbidisce il profilo, conferendo la forma caratteristica dei calanchi. Inoltre, durante la discesa, l’acqua piovana forma dei solchi, questi si diramano lungo tutta la collina.
Per questo motivo l’immagine più comune che ci permette di riconoscere i calanchi è quella di colline spoglie, caratterizzate da forme morbide e da una serie di solchi ramificati su almeno un versante.
Il colore dei calanchi può variare a seconda del tipo di composto di lutite, in ogni caso, il colore predominante va dal grigio chiaro a determinati toni rossastri. Nel caso dei Calanchi del Cannizzola è un grigio chiaro quasi ipnotico.
Tipica ambientazione da film western in Sicilia
Sin dalla prima volta che mi sono trovato faccia a faccia con queste colline, nella mia mente scorrevano le immagini di alcune delle scene più famose dei film western o degli Spaghetti Western più importanti e, di conseguenza, i mitici personaggi interpretati da Clint Eastwood, John Wayne o James Stewart tra gli altri. Visitando i Calanchi del Cannizzola, si ha la sensazione di essere nel far West americano.



Posso assicurarvi che questa non è una cosa che capita solo a me infatti, parlando con altre persone e leggendo su internet informazioni su queste colline desolate, ho potuto verificare che è molto comune provare la sensazione di trovarsi nel far west.
Visitare i Calanchi del Cannizzola
Ovviamente i Calanchi del Cannizzola non sono uno dei luoghi imprescindibili da visitare quando si viaggia in Sicilia. Ciò non significa che non si tratti di un posto fantastico che vale la pena scoprire, (almeno secondo la mia persona opinione), se vi trovate in zona o se avete intenzione di visitare un paese che si trova nelle vicinanze, come Adrano o Centuripe.
Di conseguenza, data la sua posizione isolata e il fatto che non sia un luogo TOP in Sicilia, l’unico modo per raggiungere questo luogo dell’entroterra siciliano è munirsi di un veicolo privato (auto, moto furgone…)
Video de i Calanchi del Cannizzola
La mia prima visita
Era il settembre 2015 quando, dopo appena 1 mese dal mio trasferimento in Sicilia, passavo per i Calanchi del Torrente Cannizzola. Mi avevano già parlato della zona, ma non avevo idea che fosse così spettacolare.
Nonostante fossi solo di passaggio, infatti ero diretto al comune di Castelbuono in provincia di Palermo, non ho potuto fare altro che fermarmi in questo luogo a fare diverse foto. Cosa che poi ho rifatto, quasi fosse un rito, le poche volte in cui ho avuto l’occasione di attraversare questo Far West siciliano. Beh, in questo caso si potrebbe parlare di Selvaggio Est della Sicilia, ma ci siamo già capiti ;).
Mappa e come raggiungere i Calanchi del Cannizzola?
Se si osserva la mappa, l’area occupata dai Calanchi del Cannizzola sembra si trovi in mezzo al nulla più assoluto ed in realtà è più o meno è così. Detto questo, non bisogna dimenticare che, in molte occasioni, è proprio in questi paesaggi che risiede la parte più autentica della Sicilia.
Visitando questi siti potrete scoprire una Sicilia più vera, quella che a me piace mostrarvi, quella parte sconosciuta della Sicilia di cui solitamente non si fa menzione nelle guide turistiche.



La strada provinciale 84 (SP84) attraversa, dividendoli quasi a metà, i Calanchi del Torrente Cannizzola. È possibile raggiungere questo luogo solo con mezzi privati (auto, moto, furgone…) poiché questo non è un luogo turistico che attrae migliaia di turisti, potremmo dire che è esattamente il contrario di un luogo turistico.
Nella tabella qui di seguito troverete la distanza ed il tempo necessario per raggiungere i Calanchi partendo dai comuni più vicini, oppure dai due capoluoghi di provincia (Enna e Catania) in cui si trova questo sito.
Comune | Distanza | Tempo |
---|---|---|
Adrano | 15 km. | 20 min. |
Biancavilla | 13 km. | 21 min. |
Catania | 36 Km. | 45 min. |
Catenanuova | 18 km. | 23 min. |
Centuripe | 15 Km. | 19 min. |
Enna | 61 km. | 50 min. |
Paternò | 16 km. | 20 min. |
Santa Maria di Licodia | 13 km. | 18 min. |
Attenzione al tratto stradale dissestato e interrotto
Quando ci si avvicina a “i Lavanghi” si incontra, giusto accanto alla strada, un cartello che indica il divieto di circolazione. Questo cartello è posto sul ciglio della strada e quindi è possibile proseguire il percorso. Il cartello anticipa quello che ci aspetta un paio di chilometri più avanti: un tratto di strada franata e non percorribile più o meno dal 2005.
Ai tempi, gli abitanti dei comuni limitrofi, crearono una piccola e rustica deviazione quindi, questo tratto dissestato, circa 50 metri di strada, può essere superato senza troppi problemi grazie a questo percorso alternativo. Ad ogni modo, in caso di qualsiasi tipo di incidente, la responsabilità sarà sempre nostra, poiché siamo stati avvisati del divieto di transito.
Temperature e orario adatto per la visita
Come spesso accade nelle zone dell’entroterra della Sicilia, la temperatura ai Calanchi del Cannizzola può variare notevolmente a seconda del mese dell’anno e dell’ora del giorno. In estate, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, le temperature sono estremamente elevate, raggiungendo i 35º nelle ore centrali di alcuni giorni.
Tenendo conto che l’area è completamente all’aperto e non c’è possibilità di trovare ombra, in estate è meglio evitare di vistare i Calanchi oppure, sarebbe meglio optare per le prime ore del mattino o al calar del sole, evitando le ore centrali del giorno. In inverno, al contrario, le temperature possono essere piuttosto rigide, fino a raggiungere 0°, anche durante le ore del giorno.
Scheda dati Calanchi del Cannizzola
Informazioni | Dati |
---|---|
Provincia | Catania – Enna |
Comune | Centuripe |
Coordinate | 37º34’49″N – 14º48’04″E |
Altezza (sopra il livello del mare) | 180 m. – 250 m. (appross.) |
Superficie | 1,5 km2. (appross.) |
Si può visitare | Sì |
Durata della visita | 15 min. – 45 min. |
Prezzo | Gratis |
Valutazione della visita (0-10) | 7 |
Cosa ne pensate dei Calanchi del Cannizzola?
Vi è piaciuto questo luogo così strano e particolare dell’entroterra della Sicilia? Trovandovi in zona, visitereste questo luogo? Come sempre, vi invito a lasciare un commento qui sotto ed a guardare il video che ho pubblicato su Youtube. In questo modo potrò conoscere i vostri gusti e le vostre opinioni, così da poter scegliere altri luoghi curiosi e particolari della Sicilia da mostrarvi nei prossimi articoli e video.
Bibliografia
- La mia esperienza visitando i Calanchi del Cannizzola in 5 occasioni in 5 anni circa
- Wikipedia: pagina di Wikipedia che spiega i Calanchi Cannizzola it.wikipedia.org
- Etnanatura: Portale dedicato all’Etna e dintorni (in italiano) etnanatura.it
Link consigliati
- Privitera Fabio: Breve artículo sobre la aventura del esquiador Candie Thovex descendiendo a través de I Calanchi del Cannizzola (en italiano) priviterafabio.com
- Candie Thovex: Canal de Youtube del esquiador Candie Thovex, dónde podéis seguir sus aventuras youtube.com
Menzioni e ringraziamenti
Ringrazio un uomo di Biancavilla che si è fermato a parlare con me (non so come si chiama), sulla strada del ritorno. Mi ha spiegato che la frana dalla strada è avvenuta circa 15 anni fa. Mi ha anche detto di aver partecipato, con un gruppo di persone, alla realizzazione della deviazione alternativa. Mi ha raccontato anche che l’amministrazione, nascondendosi dietro la pericolosità della zona, non aveva (né sembra avere ancora oggi) intenzione di ripristinare la strada.