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Visita allo storico Ponte dei Saraceni di Adrano

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Con quasi 1000 anni di storia alle spalle, il Ponte dei Saraceni è una costruzione storica che congiunge le due sponde del fiume Simeto. Il ponte si trova nell’entroterra della Sicilia, alla periferia del comune di Adrano (provincia di Catania), a poca distanza dal territorio di Centuripe e da uno dei tanti paesini disabitati della Sicilia: il borgo di Carcaci. Per questo motivo, alcuni lo chiamano Ponte di Centuripe o Ponte di Carcaci. Vi va di scoprire maggiori dettagli su questo monumento siciliano?

vista del Ponte dei Saraceni dall’alto

Storia del Ponte dei Saraceni

Già ai tempi in cui gran parte della Sicilia era dominata dai romani, nello stesso luogo in cui oggi sorge il Ponte dei Sraceni esisteva già un ponte che permetteva di attraversare il fiume Simeto. Fu nel XII secolo, durante il periodo di transizione tra la dominazione araba e normanna dell’isola, che il Ponte dei Saraceni subì una profonda ricostruzione. Nonostante il nome odierno, i lavori di ristrutturazione furono ad opera dei Normanni e non dei Saraceni.

Da notare inoltre che il Ponte dei Saraceni non era un ponte qualunque, poiché per diversi secoli esso fece parte di un importante asse di collegamento della Sicilia orientale. Una strada che metteva in comunicazione due importanti città dell’epoca: Troina, nominata da Ruggero I d’Altavilla prima capitale della “Sicilia Liberata”, e Catania. Il ponte era anche l’infrastruttura che permetteva alle popolazioni di spostarsi dall’entroterra alla costa.

Fotografia del Ponte dei Saraceni dell’anno 1932
(foto de ebay.it)

Sfortunatamente, le incessanti piogge del 1948 causarono lo straripamento del fiume Simeto, questo evento, insieme alla forza con la quale l’acqua discendeva il fiume e alle condizioni precarie in cui si trovava il ponte, provocò il crollo di buona parte della strutta del Ponte dei Saraceni. La ricostruzione che ne conseguì, visibile perfettamente a occhio nudo e il cui risultato appare alquanto discutibile, permise di ripristinare almeno in parte l’antico splendore del Ponte.

Della costruzione precedente al crollo, che costituiva un compendio tra l’originale ponte romano e la ricostruzione normanna, rimane oggi solo l’arco centrale, di forma ogivale e di fattura normanna, nonché alcuni frammenti delle sue estremità. Il resto del ponte, comprese le arcate laterali minori, è frutto di ricostruzioni successive al 1948.

Stato attuale del Ponte dei Saraceni

Nonostante ciò, il fascino dell’odierno Ponte dei Saraceni è assolutamente indiscutibile, tanto che, nel 2015, il quotidiano Repubblica.it ha inserito questo monumento tra i 30 ponti più belli d’Italia.

La mia prima visita (di molte altre successive) al Ponte dei Saraceni

Durante il mio secondo viaggio in Sicilia ho avuto l’opportunità di visitare per la prima volta il Ponte dei Saraceni. Intrapresi quel viaggio per incontrare colei che sarebbe poi diventata la mia fidanzata e la ragazza della mia vita. Il ponte mi piacque molto e fu proprio lei, la mia futura fidanzata, a portarmi in quel luogo affascinante ma, come potete ben capire, in quel momento avevo la testa altrove.

La mia prima volta nel Ponte dei Saraceni

Fortunatamente, dopo questa prima visita al Ponte dei Saraceni, ne seguirono molte altre. Dalle tipiche gite domenicali alla ricerca di aria fresca e belle foto da scattare, ai pomeriggi autunnali trascorsi alla ricerca di funghi, il Ponte dei Saraceni divenne per me anche il luogo ideale per le prime prove di volo del drone.

Altri momenti trascorsi al Ponte dei Saraceni, di cui conservo bei ricordi, sono quelli trascorsi con altre persone molto importanti per me e la mia vita. Infatti, ho avuto l’opportunità di far visitare questo luogo ai miei genitori durante la loro, fino ad oggi unica, visita in Sicilia, vi ho portato anche il mio amico d’infanzia: Rubén.

Con i miei genitori sul Ponte dei Saraceni (ottobre 2017)

Come potete vedere, il Ponte dei Saraceni è diventato per me è un luogo della Sicilia molto speciale e al quale mi sento molto legato, poiché è stato protagonista di alcuni dei ricordi più belli che ho vissuto nella mia terra d’adozione. Tuttavia, qualcosa dentro di me mi dice che questi non saranno gli ultimi grandi ricordi con il Ponte dei Saraceni come sfondo.

Cosa vedere e fare nella zona del Ponte dei Saraceni?

Ovviamente una delle maggiori attrattive quando si visita il Ponte dei Saraceni risiede proprio nella bellezza del ponte stesso. Tuttavia, non è affatto l’unico elemento affascinante della zona, poiché il sito in cui si trova è ricco di numerose attrattive. È proprio quel compendio tra l’affascinante e storica architettura del ponte e la bellezza intrinseca della natura che lo circonda, che fa di questo luogo uno dei più visitati del territorio.

Il fiume Simeto

Uno dei fiumi più importanti della Sicilia

Il Simeto è uno dei fiumi più importanti della Sicilia e, se prendiamo in considerazione la portata, si tratta del fiume più importante tra tutti. Nasce nei Monti Nebrodi, a circa 10 km a nord ovest di Bronte, grazie alla confluenza di altri tre fiumi minori: il fiume Cutò, il fiume Martello e il fiume Saracena. Senza dubbio, una visita al Ponte dei Saraceni è un pretesto ideale per scoprire le bellezze del fiume Simeto.

Le forre laviche del Simeto

Uno spettacolo incredibile

Gran parte del fascino del Ponte dei Saraceni è dovuto alle forme sinuose delle gole laviche del fiume Simeto, dette forre laviche del Simeto. Si tratta di una formazione basaltica derivata da lava di origine preetnica e che, nel corso dei secoli, si è andata erodendo grazie alla continua azione dell’acqua del fiume. La spettacolarità delle forre laviche del Simeto varia a seconda della loro altezza, che va dai 5 ai 15 metri.

Sebbene sia possibile attraversare a piedi il Ponte dei Saraceni, purtroppo, per alcune persone come gli anziani o disabili, l’accesso della sponda orientale rende necessario l’aiuto, poiché da soli non riuscirebbero a ad accedere al ponte a causa del dislivello presente.

Dal centro del ponte, che ha una curiosa e atipica forma asimmetrica, si nota come l’acqua scorra da nord, cioè da Bronte, città natale del Simeto, verso la foce nel mar Ionio. È proprio sopra l’arco principale del ponte che si gode di una prospettiva che permette di apprezzare le forme spettacolari delle forre laviche del Simeto e da cui si vede anche, sullo sfondo, la maestosità dell’Etna, da sempre onnipresente in tutta la Sicilia orientale.

La sponda occidentale del fiume è tutta campagna e, spingendosi verso l’entroterra, si raggiungono una serie di colline ben visibili da qualsiasi punto della zona. Proprio in questa sponda del fiume, dopo le tipiche piogge autunnali, alcuni abitanti della zona si recano per raccogliere funghi. Non è certo il sito migliore del territorio per questo scopo, ma si trovano sempre dei buoni esemplari di varie tipologie di funghi.

Di solito, durante i giorni di festa, il Ponte dei Saraceni e le campagne vicine sono il luogo scelto dagli abitanti dei paesi vicini come Adrano, Biancavilla, Bronte o Centuripe, per organizzare picnic e scampagnate con la famiglia e gli amici.

Le belle giornate di festa diventano ideali per percorrere con calma una delle due sponde del fiume, vedere il famoso Salto del Pecoraio e scoprire i punti spettacoli e le forme impossibili delle forre laviche del Simeto.

Le leggende del Salto del Pecoraio

In uno dei tratti dove le due sponde del Simeto sono particolarmente vicine, a pochi metri dal Ponte dei Saraceni, si trova il Salto del Pecoraio (in siciliano “u Sautu du picuraru”). Ci sono diverse leggende che parlano dell’origine di questo nome e tra le tante ne evidenzieremo due molto popolari:

Il pastore e la sua amata: La versione romantica della leggenda narra che un pastore, vedendo la sua amata nell’altra sponda del fiume, e per evitare di fare un lungo giro fino ad attraversare il ponte, si avvicinò al punto più stretto che separava le due sponde e, dopo aver preso la rincorsa, saltò per abbracciarla.

Il volo del pastore: Secondo un’altra versione, un pastore, nel tentativo di sfuggire dai “carabinieri” che lo inseguivano, decise di saltare le gole laviche del fiume. In questo modo riuscì a sfuggire alle guardie che gli davano la caccia.

Gli appassionati di trekking e mountain bike, prima o dopo aver visitato il Ponte dei Saraceni, sono soliti recarsi in altri luoghi di interesse più o meno vicini, tra cui la Chiesa di Santa Domenica, la Valle delle Muse e l’Acquedotto Biscari.

Luoghi di interesse vicino al ponte dei Saraceni

Città Sicula del Mendolito

Borgo di Carcaci

Calanchi del Cannizzola

Mappa e come raggiungere il Ponte dei Saraceni?

Raggiungere il Ponte dei Saraceni è abbastanza semplice e non presenta particolari complicazioni. Tuttavia, poiché questo monumento si trova nel cuore della campagna siciliana, è necessario addentrarsi nell’entroterra dell’isola, che è estremamente bello ma è anche caratterizzato da alcune strade provinciali con notevoli carenze.

Per questo motivo, bisogna stare molto attenti alle condizioni della strada, alle indicazioni del navigatore e alla segnaletica stradale, bisogna dire che i segnali stradali sono scarsi e sorprendentemente ben mimetizzati tra alberi e cespugli.

La strada provinciale S.P. 94 presenta una piccola deviazione che consente l’accesso ad una strada di montagna che termina in prossimità del Ponte dei Saraceni. Questa strada provinciale è in condizioni abbastanza buone, perlomeno per lo standard delle strade dell’entroterra della Sicilia.

Stesso discorso per le altre strade provinciali della zona, tranne alcune eccezioni come la S.P. 122 nei pressi di Adrano, che bisogna percorrere a seconda del luogo da cui si parte, fino a raggiungere la S.P. 94.

Il discorso cambia radicalmente quando si parla della strada di montagna che porta al Ponte dei Saraceni. Essendo una strada di montagna, non è asfaltata, ma non è questo il problema principale. Ebbene, anche se è vero che parte della strada è percorribile senza eccessivi problemi, presenta in alcuni tratti una serie di buche di notevoli dimensioni e profondità.

Per questo motivo è consigliabile procedere lentamente e prestando molta attenzione, soprattutto se si guida un’auto non predisposta a circolare su questo tipo di strada (utilitaria, berlina o qualsiasi veicolo con un’altezza da terra non troppo elevata).

Si può percorrere la strada di montagna e le strade provinciali anche in mountain bike, infatti, il Ponte dei Saraceni fa parte dell’itinerario di molte escursioni ciclistiche. Nonostante le discrete condizioni della strada, la cosa peggiore è sicuramente la spazzatura visibile, in alcuni tratti, ai bordi della strada.

Questa triste situazione, che denigra questa terra e tutti noi che la viviamo, si riproduce su molte strade e zone della Sicilia, ed anche nell’area del Parco dell’Etna.

Dove parcheggiare l’auto?

Sia l’auto che la moto possono essere lasciate a pochi metri di distanza dal Ponte dei Saraceni. Nello specifico, accanto al muro di pietra situato su una strada di montagna che si estende parallela al fiume Simeto.

I giorni in cui questo sito è più affollato sono il sabato, la domenica ed i festivi, ma anche durante questi giorni è possibile parcheggiare l’auto senza problema perché è sempre possibile lasciare il mezzo di trasporto in qualche punto della strada, a poca distanza dal Ponte dei Saraceni.

Scheda dati riassuntiva sul Ponte dei Saraceni

InformazioniDati
ProvinciaCatania
MunicipioAdrano
Coordinate37º42’02″N – 14º47’57″E
Altezza (sul livello del mare)358 m.
Periodo storicoArabo – Normanno (XII secolo)
Si può visitare
Durata della visita30 min. – 60 min.
Valutazione della visita8,5 / 10
PrezzoGratis

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Bibliografia

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